Arte e artigianato d'uso quotidiano

sabato 30 agosto 2014

Croce d'argento

Ciondolo a croce in argento 925/°°° realizzato interamente a mano con tecniche di oreficeria tradizionale.
Realizzato come scultura e senza stampo, quindi come pezzo unico.
L'argento è stato sottoposto a trattamento galvanico di rodiatura che ne conferisce la caratteristica di non ossidare.




Misure:

- Lunghezza: 50 mm
- Larghezza: 30 mm
- Peso: 8,750 grammi




sabato 2 agosto 2014

Quanti Beads per il mio Humidor?


Come calcolare la giusta quantità (peso) di granuli Rh Beads da inserire nell'elemento umidificante all'interno degli humidor? E' una domanda che ultimamente viene fatta spesso negli ambienti di appassionati di Lento Fumo.
Molto semplice:
  • Calcolare il volume interno dell'humidor/vetrina in centimetri cubici
  • Confrontare con i valori della tabella
  • Se necessario calcolare – tramite proporzione – il quantitativo necessario
Per calcolare il valore del volume interno necessario al calcolo è sufficiente moltiplicare fra loro i valori, misurati in centimetri, delle misure INTERNE dell'humidor (comprensivo del volume interno del coperchio, se presente); larghezza, lunghezza e profondità.
Ad esempio: 30 cm (lunghezza) X 25 cm (larghezza) X 15 cm (profondità / h) = 11250 cm³


Come potete notare, il valore risultato non è presente fra quelli in tabella; è a “metà” fra il primo e secondo valore. Ma quanti grammi di beads saranno necessari? Ovviamente più di 28.35 g meno di 56.79 g...ma quanti esattamente? Ci viene in aiuto la matematica. Utilizzeremo una proporzione.
Se 8850 cm³ stanno a 28.35 grammi, quanti grammi corrispondono a 11250 cm³ ?
Ovvero: 8850 : 28.35 = 11250 : X
quindi:
  • 11250 X 28.35 = 318937,5
  • 318937,5 / 8850 = 36.038
quindi 36 grammi...che arrotonderemo in eccesso a 40 grammi.
Alcuni consigliano (solitamente siti/articoli anglosassoni che misurano in once) di passare direttamente allo scaglione successivo, senza calcolare con “precisione” il valore effettivo. Ovvero, nell'esempio in questione dei 12500 cm³ invece dei 40 grammi (già conteggiati per eccesso rispetto ai 36 grammi di calcolo proporzionale) consiglierebbero direttamente i 56,70 grammi. Certo il calcolo risulta più immediato e semplice ma ci tengo a far due considerazioni.
1 - se abbiamo uno strumento semplice per calcolare con precisione la grammatura necessaria per ogni valore di cubatura, perché non usarlo?
2 – Se abbiamo la possibilità di avere i Beads al prezzo (prezzi riferiti a luglio/agosto 2014) a cui comunemente sono venduti negli USA (tra i 5$ e gli 8$, per la confezione da 225g/8oz.) comprare una maggiore quantità di Beads non crea disagi...ma se siamo costretti ad acquistarli in Europa, ci rendiamo conto che la cifra, per la stessa quantità di materiale si aggira fra i 37€ ed i 40€ a cui aggiungere le spese di spedizione.

Credo conveniate con me che tra 6 € e 40 € ci sia una notevole differenza e quindi 50/100/200 grammi in più o in meno sul conteggio “necessario” per rendere operativo il nostro humidor, hanno delle ripercussioni economiche non lievi, considerato il materiale.
Fin quando non ci sarà la possibilità di acquistare facilmente ed economicamente i Beads come in altri paesi, anche il discorso se siano migliori i Beads o altri sistemi di umidificazione (ad esempio le spugne Oasis) risulterà differente a seconda del luogo e del contesto in cui lo facciamo.
Con una differenza di prezzo fra spugna (ridicolmente basso) e Beads reperiti in Europa il rapporto costo/benefici è a favore della spugna Oasis (OGNI sistema, statico o elettronico che sia, necessita di essere controllato). Negli Usa o in altri paesi in cui i Beads hanno un costo nettamente inferiore, allora il discorso è diverso e la scelta fra l'uno e l'altro sistema è esclusivamente di tipo personale, non economico.
 
Per approfondimenti sui sistemi di umidificazione statica vi rimando QUI








domenica 11 maggio 2014

Gemelli e spilla da giacca "Pastafariani"

Gemelli e spilla da giacca "pastafariani" realizzati interamente a mano, in argento 925/000 e trattati galvanicamente al rodio (rodiatura).


Gemelli:



 Spilla da giacca:






venerdì 28 febbraio 2014

Umidificazione statica degli Humidor a confronto


All'interno degli elementi umidificanti degli Humidor per sigari, per un buon mantenimento del voluto e corretto tenore di umidità relativa (U.R.), comunemente vengono utilizzati tre materiali differenti per forma, composizione e proprietà. Bisogna premettere che grazie ad un corretto utilizzo, tutti e tre i sistemi sono validi e quindi idonei allo scopo.
Ecco un excursus in merito ai tre sistemi più utilizzati per l'umidificazione statica all'interno degli humidor per sigari:

- la spugna “Oasis”, materiale solitamente di colore verde o grigio, poroso e leggero, utilizzato anche dai fioristi;

- i cristalli polimeri, granuli che a contatto con l'acqua aumentano di molto il loro volume assorbendo l'acqua (stessa tipologia di materiale usata per i pannolini) acquisendo una consistenza come quella delle “candele gel”;

- RH beads comunemente detti “silica gel”, palline più o meno trasparenti che non variano dimensione a contatto con l'acqua, simili per composizione ai granuli presenti nelle bustine disseccanti che solitamente troviamo nelle confezioni di prodotti elettronici.

Personalmente utilizzo sia la spugna Oasis che gli RH Beads (parlo degli originali avendo utilizzato questi); trovo entrambi i materiali semplici da usare e gestire, mentre la consistenza gelatinosa dei cristalli polimeri mi ha sempre lasciato perplesso.
In merito alla durata dei tre sistemi, si suppone che l'Oasis sia quella meno duratura. Per esperienza personale, ritengo che se ben utilizzata (ad esempio non inzuppandola completamente di acqua, saturandone e comprometendone le capacità di scambio di umidità) duri molti anni. Certo, gli RH Beads sono – sempre se ben utilizzati – virtualmente “eterni”, ma ci tengo a far notare un fattore a mio avviso rilevante: la spugna Oasis ha un costo ridicolmente basso, cambiarlo ogni qual volta dovessimo ritenerlo necessario non sarebbe affatto un problema. Inoltre in soluzione mista (50% acqua distillata e 50% glicole propilenico), oltre a contrastare eventuali problemi di muffa (a me personalmente MAI successo di riscontrare muffa), svolge la funzione di assorbimento/rilascio dell'umidità quando l'UR dovesse risultare inferiore o superiore a circa il 70%. In tabaccheria o su siti specializzati vendono piccoli flaconi con nomi fantasiosi a costi assurdi. Il glicole propilenico ormai lo si trova ovunque, anche on line, e a prezzi non eccessivi. Se proprio volete star tranquilli che quanto state acquistando sia realmente glicole propilenico, acquistatelo in farmacia. Come nota aggiuntiva, ricaricare di acqua distillata la spugna, non comporta la necessità di aggiungere ogni volta anche glicole propilenico, anzi; la procedura con miscela di 50% acqua distillata e 50% glicole propilenico si può fare ogni paio di anni...in pratica, se sostituite la spugna interna Oasis, la preparate nuovamente con la miscela acqua/glicole.
I cristalli polimeri hanno un particolare aggiuntivo da considerare; vanno ben dosati e preparati in un contenitore più grande, trasferiti poi nell'elemento umidificante e sperare questi sia sufficientemente capiente da contenere la gelatina necessaria per la gestione dell'umidità per quella determinata cubatura di humidor. Inoltre di anch'essi viene consigliata la sostituzione ogni paio di anni circa e l'utilizzo di una percentuale di glicole propilenico per evitare/ridurre eventuale formazione di muffa.
Caratteristica opposta per quanto riguarda i beads. Non modificando affatto la loro dimensione, una volta aggiunta l'acqua distillata (usare SOLO acqua distillata senza aggiunta di nessun tipo di altra sostanza), in genere occupano poco spazio all'interno dell'elemento umidificante, tanto da farlo sembrare vuoto. Psicologicamente bisogna farci l'abitudine per essere convinti che quella scarna massa di materiale riesca a gestire il tenore di umidità desiderato all'interno dell'humidor.

Per calcolare la corretta quantità di RH Beads da utilizzare in funzione del proprio humidor, rimando a questa pagina delle Heartfelt Industries.

Di seguito una tabella in cui si evidenziano le principali caratteristiche dei tre materiali in comparazione fra loro:


Ricapitolando, tutti i sistemi di umidificazione statica necessitano di essere seguiti e controllati. I prezzi dei materiali sono  scesi di molto rispetto ad alcuni anni fa, quindi la scelta in base al costo incide meno. Ogni sistema ha i suoi pro e contro, ad ognuno quindi quello che ritiene essere più idoneo alle proprie necessità.







lunedì 24 febbraio 2014

Made in Italy...”madamina il catalogo è questo”


Poltrona Frau alla Haworth (USA), un'azienda del Chianti (Cina), il 25% di Riso Scotti a Ebro Foods (Spagna), Pelati AR alla Princes, controllata da Mitsubishi (Giappone), il 75% della Star a Gallina Bianca (Spagna), Eskigel, produttore di gelati per la GDO in mani inglesi, Parmalat alla Lactalis (Francia), il 70% di Gancia a Rustam Tariko (Russia), Fiorucci salumi alla Campofrio Food Holding (Spagna), il 49% della Eridania a Cristalalco (Francia), il 95% della Boschetti alimentare alla Lubersac (Francia), il 29% di Giovanni Ferrari casearia alla Bongrain (Francia), Delverde alimentari alla Molinos Delplata (Spagna), Bertolli a Unilever e poi alla spagnola Sos, Salumificio Rigamonti divenuta di proprietà dei brasiliani attraverso la società olandese Hitaholb international, Orzo Bimbo, a Nutrition&Santè del gruppo Novartis, Italpizza all'inglese Bakkavor Acquisitions Limited, Galbani alla francese Lactalis, Carapelli al gruppo spagnolo Sos, Sasso al gruppo spagnolo Sos, Fattorie Scaldasole a Heinz, poi acquisita dalla francese Andros, Peroni all'azienda sudafricana Sabmiller, Invernizzi alla francese Lactalis, dopo che nel 1985 era passata alla Kraft, Locatelli a Nestlè, poi acquisita dalla francese Lactalis, San Pellegrino, alla svizzera Nestlè, Stock, alla tedesca Eckes a.G., poi acquisita dagli americani della Oaktree Capital Management, Antica gelateria del corso, Buitoni, Perugina alla svizzera Nestlè, Bulgari, Fendi, Loro Piana, Emilio Pucci alla Lvmh (Francia), Pomellato, Richard Ginori, Bottega Veneta, Sergio Rossi alla Kering, Valentino, Pal Zileri alla famiglia reale del Qatar e – notizia di oggi – Krizia a Shenzhen Marisfrolg Fashion (Cina)...e chi lo sa quante altre ce ne sono.

E' vero, negli ultimi anni anche buona parte degli italiani ha capito – e si è indignata – riguardo molti marchi del cosiddetto made in italy (volutamente tutto minuscolo) che in realtà non lo erano affatto... ma comunque, sia dovuto alla crisi, alle leggi di mercato o a chissà quale altra serie di cause, questa deriva di marchi acquistati/controllati in tutto o in parte da aziende e/o multinazionali estere somiglia ad un'ecatombe.

Meno male che ci sono ancora molti artigiani che, a dispetto di tutto e tutti, resistono e continuano a dare un significato reale al concetto di Made in Italy (stavolta tutto maiuscolo).